Make Up
MakeUp per redazionale di moda
by Stefano on Set.07, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Da un’idea di Valentina e il lavoro di noi tutti è nato questo set.
In una location incantata, a metà tra una favola e un sogno, Giada torna bambina, e corre tra i giochi facendo volare i suoi palloncini…
Nonostante i chiaroscuri anche forti dello sfondo, tutto è morbido, leggero, delicato; il trucco di conseguenza è stato realizzato seguendo questa prerogativa.
Similmente al trucco sposa, stesa la base, ho rinforzato luci e ombre sugli occhi, così come in generale sul viso. I colori utilizzati ricordano e si mescolano bene con le tonalità della pelle, il disegno delle labbra e delle sopracciglia è stato curato e rifinito con colori naturali, le labbra lucidate anche con un po’ di gloss trasparente, l’occhio rifinito nel disegno ad acquerello.
Il risultato è un trucco luminoso e leggero, quasi invisibile che mette in luce la raggiante bellezza di Giada, come in un sogno.
Photo shooting onirico in abito medioevale
by Stefano on Lug.19, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Cos’hanno in comune una bellissima ragazza, un abito medioevale rosso brillante, un make up fashion moderno, un ambiente asettico e color grigio cemento, dall’architettura geometrica ed essanziale, che fa da contorno ?
Bisognerebbe chiederlo al fotografo (Gabriele Bertolini) che ha ambientato e realizzato questo set, immortalando un quadro onirico sul suo set fotografico. Di sicuro l’effetto coreografico rende bene, e porta il soggetto, Elena, la nostra modella, a dominare la scena, vuoi per l’evidenza del colore, vuoi per l’abito, vuoi per la sua naturale bellezza.
Per la realizzazione del make up ho seguito anche in questo caso la ‘tecnica classica’: base grassa per contouring & highlights sul fondo, cipria trasparente, eyeliner e polveri sopra, con colori tono su tono con quelli dell’abito. Nonostante il caldo della giornata (in più si aggiunga quello generato dal vestito, non proprio ‘estivo’) il make up ha tenuto bene e ci ha permesso di scattare fino a sera inoltrata.
Make Up per shooting fotografico in stile Fashion & Advertising
by Stefano on Lug.17, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Il make up realizzato per questo shooting vuole essere leggero e primaverile, quasi invisibile che esalti la naturale bellezza della modella (Maria Ida Righi è stata eletta Miss Reggio Emilia e ha partecipato nel 2003 alla finale di Miss Italia) immersa un contesto bucolico quasi Leopardiano (cfr. “Il sabato del villaggio”).
Il trucco è stato realizzato partendo da una base chiaroscuri e punti luce (contouring & highlight) per evidenziare la profondità del viso; tecnica utilizzata anche sulle labbra.
Vista la temperatura estiva mi sono affidato ad un fondotinta a base grassa, successivamente fissato con cipria trasparente, tecnica che utilizzo ormai di routine anche nel trucco cinematografico e in quello sposa, e che garantisce un’ottima tenuta.
Le sopracciglia avevano già un bel disegno, mi sono limitato a pettinarle e a riempirle con un eyeliner acquerello.
Rossetto rosato e blush sfumato dagli zigomi alle palpebre hanno contribuito a dare al viso della modella un aspetto più solare e naturale.
Make up anni ’50
by Stefano on Mag.03, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Gli anni ’50 rapresentano in quasi tutto il mondo, e negli Stati Uniti in particolare, un periodo di floridità economica: il boom della ripresa dopo la seconda guerra mondiale pervade tutti i settori. Nella musica si affermano nuovi ritmi, nasce il Rock’n’Roll che non risulta essere solo un fenomeno musicale, ma anche di costume: migliaia di teen ager imitano nel look e negli atteggiamenti le rockstar emergenti. La televisione vede l’avvento del colore (USA, 1954) che porterà all’adeguamento anche delle riprese in ambito cinematografico, creando una definitiva frattura con il bianco e nero del passato.
Il make up vede succedersi vari stili ed interpretazioni, nasce lo stile pin-up che rimane in voga fino ai giorni nostri, ma anche il trucco delicato alla Doris Day che si contrappone a quello più sensuale e languido di Jayne Mansfield o Marilyn Monroe. Proprio quest’ultima attrice è quella che da sempre popola l’immaginario collettivo, nel suo stile affascinante e sensuale, come icona classica di questi anni e, per questo motivo, viene scelta come esempio di trucco per ricreare il look degli anni ’50.
(Jayne Mansfield) | (Marilyn Monroe) |
Il trucco c’è.. e si vede! E’ proprio con l’inizio degli anni 50 infatti che il trucco inizia a trasformarsi da strumento correttivo ad accessorio di fascino. La donna è sensuale, ammaliatrice, seducente, e quante più armi ha per esercitare il proprio fascino, quante più ne usa.
La televisione a colori, ormai a portata di molti, contribuisce a rendere l’immagine più viva, diffonde quasi istantaneamente nuove mode e nuovi look tra gli spettatori, in cui le tonalità del trucco si spostano naturalmente verso i rossi caldi delle labbra e i rosa intensi delle guance.
Le ciglia finte, le parrucche e i toupet sono nuovi strumenti di seduzione a disposizione di tutte le donne, soprattutto negli USA se ne vede un uso crescente a partire proprio da questo periodo.
(Trucco anni’50) | (Make up anni ’50) |
La realizzazione del make up anni’50
Come sempre, la base viene realizzata con fondi a base grassa a lunga tenuta, tipici del trucco fotografico e cinematografico. Utilizzo un colore rosato della stessa gradazione della pelle, ma scelgo un colore di un paio di toni più chiaro per la zona del contorno occhi e per parte centrale del viso, realizzando così subito highlight e correzioni (chiaroscuri). Inciprio e idrato e inizio a stendere i colori.
Disegno le sopracciglia pelo per pelo, cercando di dare una forma che valorizzi gli occhi, e nello stesso tempo ricordi il disegno dell’ala di gabbiano, tipico proprio degli anni ’50. Questo disegno è caratterizzato da uno spessore iniziale piuttosto elevato, che va ad assottigliarsi in maniera quasi uniforme fino alla fine della sopracciglia. Il tratto è lineare ascendente fino al punto di massima altezza, in cui fa un angolo decisamente percettibile, e lineare discendente fino alla coda dell’occhio.
Marco quindi con l’eyeliner nero un disegno ‘a pagoda’ sul rimo palpebrale, il disegno parte sottile e raggiunge il massimo spessore a circa 1/3 interno per poi proseguire e allungarsi sottile qualche millimetro oltre la coda dell’occhio.
Il chiaroscuro sugli occhi è molto importante: la piega palpebrale è marcata con un colore scuro, sfumato mentre un colore molto chiaro alza ulteriormente il punto di massima altezza delle sopracciglia.
Disegno infine le labbra carnose e rotonde, di un bel colore rosso intenso. Un neo disegnato con la matita nera tra naso e guacia è il tocco finale per questo look.
Caratteristiche del trucco:
Base: | Chiara e rosata, highlights importanti intorno agli occhi e al centro del viso. |
Sopracciglia: | Ad ‘ala di gabbiano’,con un bell’angolo nel punto di massima altezza. |
Ciglia: | Ciglia finte a go-go, ben incurvate e folte nell’angolo esterno dell’occhio |
Occhi: | Chiaroscuri ben marcati per dare profondità. Eyeliner ‘a pagoda’ ben marcato. |
Labbra: | Disegno preciso, che ne valorizzi la forma (arrotondata ) e il volume, di un bel colore rosso vivo. |
Acconciatura: | Capelli di biondo platinato |
Acconciature caratteristiche:
Biondo platinato in stile Marilyn. | A qualcuno piace caldo(1959) |
Castano o scuro o nero con frangia in stile Bettie Page |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Marilyn Monroe | Fermata d’autobus (Bus Stop), 1956 |
Simone Signoret | I diabolici (Les diaboliques), 1955 |
Doris Day | Attenti alle vedove (It Happened to Jane),1959 |
Make up anni ’40
by Stefano on Mar.01, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), protagonista del primo lustro di questo decennio, influenzò solo moderatamente l’industria cinematografica di Hollywood, che vide proprio in questi anni l’affermarsi di grandi attori (come Cary Grant, James Stewart, Gary Cooper, Henry Fonda , Humphrey Bogart e Ingrid Bergman) e la realizzazione di memorabili produzioni cinematografiche (Casablanca, Quarto Potere).
Nonostante la tecnologia attuale già ventilasse la possibilità di realizzare film a colori (Techincolor), la maggior parte delle produzioni cinematografiche erano ancora in bianco e nero, a causa delle difficoltà tecniche e degli alti costi di produzione (3:1 rispetto al bianco e nero). Si conta infatti che nel 1947 la produzione dei film a colori rappresentasse solo il 12% del totale.
Anche per questo motivo il make-up non venne particolarmente sconvolto rispetto ai precedenti anni ’30, ma ne rappresentò la sua naturale evoluzione.
(Rita Hayworth, 1946) | (Katharine Hepburn,1940) |
Il trucco è naturale, portabile, le sopracciglia tornano ad avere il loro giusto volume, incorniciano l’occhio in un disegno arrotondato ad ‘ala di rondine’. Nasce l’utilizzo delle ciglia finte nel trucco delle grandi attrici hollywoodiane: lunghi peli di visone venivano incollati all’estremità della palpebra creando un effetto del tutto naturale ed invisibile agli occhi dello spettatore.
In questi anni è la bocca a dominare la scena: il disegno sul labbro superiore è arrotondato, come negli anni ’30, ma si ingrandisce fino ad uscire spesso dal suo disegno naturale (si pensi a Judy Garland, Veronica Lake, Katharine Hepburn o Rita Hayworth) mentre il labbro inferiore ne copia il volume, ma assume un disegno squadrato, largo e basso fino quasi ai margini della bocca.
Rosso (o castano ramato) è il colore dominante anche nelle tinte dei capelli delle attrici più in voga in questi anni.. poichè si notò che queste tonalità risultavano meglio leggibili dalla pellicola e più definite nelle sfumature del bianco e nero.
(Trucco anni’40) | (Trucco anni ’40) |
La realizzazione del make up anni’40
Partendo dalla base, ho steso un fondo grasso di tonalità rosata e dal colore non troppo distante dall’incarnato della modella, su cui ho successivamente realizzato i chiaroscuri, leggeri sul naso, un po’ più marcati per la definizione del contorno viso e della palpebra mobile.
Sulla palpebra superiore inoltre ho definito maggiormente la linea delle ciglia con la matita nera, successivamente sfumata in direzione del sopracciglio, creando così un ombra che arriva fino circa a metà dell’altezza della palpebra.
Sulla palpebra mobile ho successivamente steso un ombretto molto leggero di colore castano, leggermente sfumato verso il bianco sotto il punto di altezza delle sopracciglia.
Le sopracciglia sono state pettinate e riempite con un eyeliner leggero ad acquerello di colore castano chiaro (adatto ai capelli biondi)
Anche gli zigomi sono stati scavati dai chiaroscuri, e le guance tinte in una sfumatura rosata.
Non ho fatto operazioni di ingrandimento sulla bocca perchè già ben visibile sul viso, ma mi sono limitato a ridisegnarne il contorno e a sfumarla nei bordi interni con un colore più scuro per conferire profondità.
Caratteristiche del trucco:
Base: | Di colore chiaro e rosato, contouring e highligh realizzati a regola d’arte. |
Sopracciglia: | Ad ‘ala di rondine’, precise e ben arcuate |
Ciglia: | Nasce l’uso delle ciglia finte in pelo di visone, lunghe e sottili, quasi invisibili |
Occhi: | Sfumati con moderazione sulla palpebra superiore |
Labbra: | Il disegno ingrandisce tutto il labbro, uscendo a volte anche dal disegno naturale (Veronica Lake, Katharine Hepburn). Il labbro inferiore assume una forma più squadrata. |
Acconciatura: | Capelli di colore rosso o castano ramato, arricciati con boccoli alle spalle |
Acconciature caratteristiche:
Rosso ‘femme fatale’ lungo e ondulato | Rita Hayworth (Gilda, 1946) |
IngridBergman (Notorious, 1946) |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Ingrid Bergman | Casablanca, 1942 |
Barbara Stanwyck | La Fiamma del Peccato (Double Indemnity),1944 |
Rita Hayworth | Gilda, 1946 |
Veronica Lake | Il fuorilegge (This Gun for Hire),1942 |
Judy Garland | The Pirate, 1948 |
Trucco Sposa: il make up
by Stefano on Feb.20, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Per la realizzazione della base, seguo le regole canoniche del trucco cinematografico: contouring (ombreggiature) e highlight (punti luce) ad hoc per un make up che c’è ma non si vede, che valorizzi al massimo il viso della sposa nascondendo, se presenti, le imperfezioni.
Il successivo fissaggio del trucco con una cipria trasparente è di fontamentale importanza nel trucco sposa: non solo infatti opacizza la pelle conferendole un aspetto liscio ed estremamente levigato (effetto matte) ma permette alla base di durare tutta la giornata, mantenendo il trucco pressochè inalterato nonostante sudorazione, contatti e sfregamenti (bacio agli invitati dopo la cerimonia del matrimonio), e possibili lacrime.
Solo a questo punto si può scegliere (lo avremo già fatto precedentemente nelle prove di trucco) se deliziarsi dell’armonia di colori offerti dal trucco sposa classico o lanciarsi in un make up più incisivo.
Questo tipo di scelta è dettato da diversi fattori, in primis ovviamente il gusto della cliente, a cui seguono tonalita della carnagione, capelli e occhi, prendendo in considerazioni anche fattori meno banali quali colore e tipologia dell’abito e l’acconciatura, nonchè l’orario della cerimonia.
(Anna trucco sposa, studio) | (Anna trucco sposa bionda) | (Anna trucco sposa, esterni) |
Se infatti è vero che l’armonia del colore risiede nel giusto bilanciamento delle tonalità calde e di quelle fredde, occorre tener presente che lo stesso trucco realizzato per una sposa in abito color crema risulterà molto meno evidente su un abito bianco, così come il makeup per una cerimonia che si terrà nella mattinata andrà interpretato più leggero rispetto ad un trucco sposa per una cerimonia pomeridiana.
In questa giornata in cui la sposa sarà protagonista sia dal vivo che in foto, ogni particolare è importante, occorre quindi non trascurare alcun dettaglio, a partire dalle sopracciglia. Un riempimento leggero con una matita di qualche tonalità piu chiara (a meno che i capelli non siano nero corvino) aiuterà molto ad incorniciare lo sguardo, così come la definizione del rimo palpebrale renderà lo sguardo più pieno e definito.
Mascara water proof e rossetto a lunga durata completeranno il make up.
Make up anni ’30
by Stefano on Feb.14, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Nonostante il decennio 1930-1939 inizi devastato dal crollo della borsa di Wall Street (Ottobre 1929) e della Grande Depressione, vede la donna protagonista di notevoli eventi, quali la premiazione di Jane Addams con il primo Nobel ad una donna per la pace, la prima traversata in solitudine dell’Oceano Atlantico da parte di Amelia Earhart, la prima partecipazione al Governo Americano di una presenza femminile (Frances Perkins); mentre il cinema vede nascere le prime grandi protagoniste femminili del cinema parlato, femme fatale ‘irraggiungibili’ la cui memoria è giunta fino ai giorni nostri (si pensi a Greta Garbo, Jean Harlow, Marlene Dietrich)
(Greta Garbo, 1932) | (Jean Harlow, 1934) |
Il make-up è in parte ereditato dai precedenti anni ’20, in parte rielaborato. Le pellicole che si utilizzano diventano più sensibili e riescono a leggere bene i chiaroscuri, che a loro voltano diventano importanti e studiati ad hoc sui visi delle attrici: terra e fard non vengono più applicati in modo casuale sulle guance, ma trovano la loro funzione tecnica. In questi anni infatti, a differenza del decennio precedente, si intuisce l’utilità del chiaroscuro nella realizzazione del trucco correttivo; e nel contempo inizia a diffondersi anche la vendita del pan-cake al pubblico (Max Factor, 1930) per diventare così un cosmetico di utilizzo comune.
Gli occhi, importantissimi, vengono incorniciati da sopracciglia sottili ed altissime, in cui la palpebra, a volte leggermente sfumata, ma sempre chiarissima, assume massimo dominio.
Il disegno delle labbra mantiene la forma tondeggiante sul labbro superiore ma il disegno si allunga, coprendo da un lato all’altro tutta la bocca.
(Trucco anni’30) | (Trucco anni ’30) |
La realizzazione del make up anni’30
Partendo dalla base, ho steso un fondo grasso di tonalità avorio e leggermente rosato su tutto il viso, su cui ho realizzato i chiaroscuri, leggeri sul naso, un po’ più marcati per la definizione del contorno viso e della palpebra mobile.
Nel trucco occhi ho utilizzato un colore chiaro sotto tutto l’arco sopraccigliare, per farlo sembrare più alto e rotondo, e ho definito la linea in prossimità delle ciglia con una linea sfumata di eyeliner.
Anche gli zigomi sono stati scavati dai chiaroscuri, e le guance tinte in una sfumatura rosata.
La bocca è stata disegnata sottile, con un disegno arrotondato sul labbro superiore, di un colore rosso scuro.
Caratteristiche del trucco:
Base: | Di colore chiaro e rosato, contouring e highligh realizzati a regola d’arte. |
Sopracciglia: | Sottili ed alte sulla fronte, che lascino molto spazio alla palpebra superiore su cui si può giocare con leggeri chiaroscuri tra palpebra fissa e mobile. |
Ciglia: | Incurvare il tratto più esterno verso l’alto con il mascara, senza appesantirle. |
Occhi: | Sfumati con moderazione sia sulla palpebra superiore (molto alta) che su quella inferiore, per conferire profondità allo sguardo. |
Labbra: | Rimane il profilo rotondo delle labbra tipico degli anni ’20, ma il disegno è allungato fino all’angolo della bocca. Il colore rimane rosso scuro. |
Acconciatura: | Capelli alle spalle, biondo platino, arricciati con il ferro (stile Jean Harlow) |
Acconciature caratteristiche:
Biondo platinato e ondulato | Jean Harlow (Platinum Blonde, 1931) |
Marlene Dietrich (Der Blaue Engel, 1930) |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Jean Harlow | Pranzo alle otto (Diner at eight), 1933 |
Marlene Dietrich | L’Angelo Azzurro (Der Blaue Engel), 1930 |
Carole Lombard | The Gay Bride, 1934 |
Carole Lombard | L’impareggiabile Godfrey (My man Godfrey), 1936 |
Claudette Colbert | La signora di mezzanotte (Midnight), 1939 |
Idee per carnevale 2012: bellezza fatale !
by Stefano on Gen.30, 2012, under Body Painting, Eventi, Make Up
Ecco una proposta di trucco per Carnevale: bellezza fatale!
Come si può vedere dalle foto, si tratta di un trucco asimmetrico, in cui la parte destra del viso è stata truccata con make up beuaty piuttosto marcato, accentuando i chiaroscuri del make up sulle palpebre e sotto gli zigomi, mentre sulla sinistra ho realizzato il face-painting di un teschio con acqua color.
Prima di iniziare il face painting, ho coperto il sopracciglio con il sapone, per farlo poi scomparire sotto il trucco.
Per disegnare il teschio mi sono ispirato ad un paio di immagini scaricate da internet (nello specifico da wikipedia, qui).
La realizzazione del face painting:
Con il colore nero ed un pennellino sottile ho tracciato le linee guida che definiscono occhio, naso, mandibola e mascella, e i vari denti, aiutandomi con il tatto e cercando di seguire le ossa sottostanti.
Successivamente ho mescolato bianco, giallo e un tocco di nero, per ottenere il colore tipico delle ossa, preferendo una tonalità un po’ più scura, in modo da poterci realizzare sopra successivamente chiaroscuri e sfumature.
Ho colorato i denti di bianco, e naso, interno occhio e il quadrilatero a fianco della mandibola con il nero, che ho usato anche per segnare il contorno viso.
Infine ho creato le sfumature utilizzando il nero ed un pennello grande e quasi asciutto, portando verso lo scuro i punti più interni e utilizzando il bianco per creare finti riflessi (ad esempio sulla fronte, sullo zigomo e al centro del naso) nei punti più evidenti; e ho aggiunto qualche dettaglio con il pennello più picolo (una crepa sul naso e una sotto l’occhio).
Make up anni ’20
by Stefano on Dic.28, 2011, under Beauty, Eventi, Make Up
Gli anni ’20 (1920-1929) sono noti anche come ‘Gli anni ruggenti’ (Roaring Twenties) o ‘Jazz Age’,e sono testimoni, nell’Europa del primo dopo guerra, della ripresa economica (da cui anche la denominazione di ‘Golden Twenties’) e altri importanti avvenimenti, tra cui la maggiore indipendenza della donna.
Il cinema dell’epoca, che attesta proprio in questo decennio la sua grande diffusione, è ancora muto, e la pellicola poco sensibile, pìù adatta a riportare bianchi e neri piuttosto che sfumature.
Il trucco nel cinema di questi anni, ancora di chiara impronta teatrale, trova applicazione sia sui personaggi femminili che su quelli maschili e non serve solo come abbellimento, ma anche a conferirne una chiara connotazione positiva o negativa, che ne aiuti la caratterizzazione e la dichiari allo spettatore.
(Gustav Fröhlich in ‘Metropolis’, 1927) | (banditi in ‘Il Monello’, 1921) |
Si tratta quindi di un trucco le cui dominanti sono colori molto chiari (la base) contrapposti a colori scuri (sopracciglia, occhi e bocca) e in cui ancora non si utilizzavano fard e chiaroscuri.
Un esempio di questo tipo di trucco lo si può ritrovare in Louise Brooks e Clara Bow, famose attrici americane del cinema muto, che hanno contribuito a divulgare con Olive Thomas il tema delle ‘flapper’, giovani ragazze disinibite che criticano le generazioni antecedenti fumando, ostentando la loro giovinezza, contrapponendosi alle generazioni passate portando capelli corti lisci o a boccoli, abiti corti (e a volte con frange svolazzanti, adatti a ballare il charleston) o che mostrassero le braccia e le gambe da ginocchio in giù, e facendo largo uso del make up in pubblico.
(Louise Brooks, 1928) | (Clara Bow, 1926) |
Questo look si diffonde velocemente tra le ragazze e nella moda, tanto da diventare un vero elemento caratterizzante dell’epoca.
È identificato da un taglio di capelli corto, lisci o ondulati con il ferro, una base di trucco molto chiara che tolga tutte le imperfezioni, sopracciglia abbastanza sottili ed arrotondate verso la coda dell’occhio, occhi bordati di nero sopra e sotto a conferirne espressività ed una bocca sottile, disegnata ‘a cuore’, con un doppio arco sul labbro superiore e un rosso piuttosto scuro.
Qui è come mi sono divertito a truccare Betty per darle il look caratteristico qui questi anni:
(Betty al naturale) | (Trucco anni ’20 -1) | (Trucco anni ’20 – 2) |
La realizzazione del make up anni’20
Dopo aver steso la base grassa del trucco di un colore piuttosto chiaro, sfumata sul collo per arrivare alla tonalità della pelle, ho realizzato i chiaroscuri sfumando un marrone scuro ai lati del naso, nel contorno del viso per ‘staccarlo’ dal collo e sulle ombre oblique sulle guance, sotto gli zigomi.
Il trucco sugli occhi, invece, ottenuto marcando la linea tra palpebra mobile e palpebra fissa, la linea sulla palpebra mobile sopra alle ciglia superiori e appena sotto le ciglia inferiori, è stato inizialmene definito con la matita nera, e successivamente sfumato a pennello. Questo tipo di trucco è molto simile allo ‘smokey eyes’ molto attuale in questo periodo, ma ha una forma più tondeggiante, che non va a definire la coda dell’occhio.
Ho quindi incipriato con una cipria trasparente e neutra tutto il viso, tirando bene il trucco nelle zone dove solitamente tende ad accumularsi (piega tra palpebra mobile e palpebra fissa, lati del naso in prossimità delle narici). La cipria è stata fissata vaporizzando acqua su tutto il viso e tamponata con un fazzoletto asciutto.
Terminata in questo modo la base, ho focalizzato l’attenzione sugli occhi, andando ad appesantire il disegno appena realizzato con un ombretto nero, marcato maggiormente su linea palpebrale superiore ed inferiore e piega palpebrale, sfumato mantenendo sull’occhio una forma molto tonda.
A seguire, ho dato un po’ più di forza alle sopracciglia (già piuttosto sottili) utilizzando una matita nera, allungate all’eccesso ai margini, per conferire alle code il disegno decisamente tondeggiante tipico di questi anni.
Sulle labbra, con una matita rosso scuro, ho realizzato il disegno ‘a cuore’, caratterizzato da labbro superiore stretto e carnoso, definito in due semicurve nella parte superiore ed una semicurva a chiudere in quella inferiore.
Infine, per dare un po’ di vita a questo viso così ricco di contrasti chiaro-scuri ho applicato una pennellata impercettibile di fard sulle guance. I capelli, già precedentemente raccolti per effettuare il make-up, sono stati coperti da una parrucca nera, con un taglio tipico dell’epoca.
Giorgia, trucco anni’20 | Giorgia, trucco anni’20 | Giorgia, make up anni’20 |
(Make Up realizzato in collaborazione con i sig.ri Manlio Rocchetti e Mario Michisanti)
Caratteristiche del trucco:
Base: | di colore chiaro, senza chiaroscuri o fard |
Sopracciglia: | piuttosto sottili, ben marcate, con la coda arrotondata verso il basso |
Ciglia: | incurvare il tratto più esterno verso l’alto con il mascara, senza appesantirle |
Occhi: | sfumati scuri sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore, per conferire profondità allo sguardo. Matita nera all’interno dell’occhio. |
Labbra: | sottili, ‘a cuore’: arrotondate in un doppio semicerchio sul labbro superiore, di colore rosso molto scuro |
Acconciatura: | capelli corti, lisci o arricciati in modo regolare con il ferro |
Acconciature caratteristiche:
Castle Bob: | divenuto poi il celebre ‘bob’, o ¾, deve la sua origine nel 1915 alla ballerina Irene Castle e diviene celebre interpretato da Clara Bow e Louise Brooks, agli inizi del 1920 |
Finger wave: | acconciatura realizzata ondulando i capelli con un ferro caldo a curve contrapposte, in modo che ottenesse il tipico aspetto a ‘S’, e appiattito alla nuca successivamente con l’utilizzo di un olio |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Louise Brooks | Il vaso di Pandora (Die Büchse der Pandora), 1929 |
Clara Bow | Dancing Mothers, 1926 |
Norma Shearer | L’uomo che prende gli schiaffi (He Who Gets Slapped), 1924 |
Edna Purviance, Charlie Chaplin | Il monello (The Kid), 1921 |
Greta Garbo | The Saga Of Gosta Berling, 1924 |
Marion Mack, Buster Keaton | Come vinsi la guerra (The General), 1926 |
Gertrude Astor, Harry Langdon | La grande sparata (The Strong Man), 1926 |
Brigitte Helm | Metropolis, 1927 |
Gloria Swanson | Viale del tramonto (Sunset Boulevard), 1950 |
Character Make Up al Palio di Pomarance, 2011
by Stefano on Set.15, 2011, under Body Painting, Eventi, Make Up
Il Palio di Pomarance, meno famoso di quello di Siena, ma sicuramente altrettanto spettacolare, vede ogni anno sfidarsi in spettacoli teatrali gli abitanti della città divisi nelle quattro contrade, valutati alla fine dell’evento da una giuria di professionisti del settore.
Anche quest’anno (avevo già collaborato con la contrada de ‘Il Centro’ nel 2008) ho preso parte alla realizzazione dello spettacolo in qualità di responsabile del trucco, coadiuvato nell’esecuzione del make up di attori e comparse da Giorgia e da due ragazze della contrada.
Trucco e costumi trovano originale ispirazione nel fumetto ‘il Cavalier di Gommasgonfia’, in cui Don Chisciotte, dopo un periodo di inattività, torna alla ribalta, in una società che però ormai non gli appartiene più, spinto dall’amore per la sua Dulcinea si troverà a sfidare un mondo dominato dalla tecnologia.
Lo spettacolo si svolge quindi in una coreografia rigorosamente in bianco e nero, per ricordare allo spettatore l’idea del fumetto, baluardo dei divertimenti della società di ieri che vuole sfidare quella di oggi, la parte sbagliata della multimedialità: chat e interent, rigorosamente a colori.
Così,si è svolto lo spettacolo, dalla durata di poco superiore ai 20 minuti, che ha portato in scena 87 tra protagonisti e comparse, tutti truccati in loco e che alla fine ha vinto il Palio come migliore rappresentazione.
Tutti i personaggi sono stati truccati con colori a base acqua, il cui fondo è stato steso a spugnetta o ad aerografo, e a completare il trucco sono state applicate protesi di nasi realizzati in lattice (qui il backstage della realizzazione) , calotte, baffi e barbe.
Per fissare il make up sul viso ho utilizzato la lacca per capelli, che è stata messa a dura prova dalle caldissime temperature della giornata.