Come realizzare denti da vampiro
by Stefano on Mar.11, 2010, under Effetti Speciali
Ecco qui il backstage per la realizzazione di una dentiera (si tratta in realtà di una corona) di realismo indiscusso, di sicuro effetto nella realizzazione di cortometraggi, eventi live, cosplay o semplicemente per cambiare un po’ il proprio look a seconda delle mode.
L’ occorrente è reperibile in tutti i negozi per dentisti o odontotecnici, eventualmente ad un buon prezzo anche online.
Materiale necessario:
- Un porta impronta superiore della misura desiderata
- Alginato per impronta, lento.
- Gesso in polvere.
- Guanti usa e getta in lattice.
- Plastilina o pongo.
- Grasso di vaselina.
- Resina per provvisori.
- Lattice liquido prevulcanizzato
- Bototalco
- Silicone da impronta (ne basta una piccola quantità)
- eventualmente Colori acrilici su base acqua
La prima fase consiste nel prendere l’impronta della dentatura. Ciò si effettua utilizzando l’apposito portaimpronta e una giusta miscela di acqua e alginato (io uso Neocolloid, che è ottimo anche per effettuare il calco del viso e di qualsiasi parte anatomica).
Una volta che l’amalgama si è stabilizzata ed indurita (dai 3 ai 5 minuti) la si può rimuovere dalla bocca e riempire con una miscela di acqua e gesso. Consiglio di effettuare questa operazione in due fasi: la prima con una miscela molto liquida che deve stratificarsi su tutta l’impronta, operazione durante la quale è neccessario batterla leggeremente sul tavolo, sia per togliere le piccole bollicine di aria presenti, che per dar modo al gesso di prendere ogni dettaglio presente sul calco.
La seconda, a distanza di pochi minuti dalla prima, un pò più densa, come riempitivo.
Dopo un periodo variabile da 20 minuti a 2 ore, in funzione del gesso che avete scelto, il vostro positivo è pronto.
Se avete a disposizione del lattice liquido, vi consiglio di usarlo per ricoprire l’impronta con un leggero film, tamponandolo poi con il borotalco: questo renderà molto più agevole la fase di distacco della protesi nonchè darà un leggero ‘gioco’ alla corona realizzata, che la renderà più comoda e durevole nel tempo.
Sul positivo così creato e ricoperto dallo strato di lattice, è ora possibile procedere alla modellazione dei vostri nuovi denti con il pongo o la plastilina.
A lavoro terminato ricoprite tutto con un leggero strato di grasso di vaselina, che, oltre a permettervi il distacco del controstampo che andremo a realizzare, è anche utile per dare una buona lucidatura a tutta la dentatura.
Il prototipo così relizzato deve essere messo nel congelatore per un paio d’ore, affinche il pongo o la plastilina prendano una buona consistenza.
Terminata tale attesa si può procedere ad effettuare lo stampo con chiave (cioè con un dettaglio, come ad esempio un piccolo perno posto nel palato) che ne permetta l’identico riposizionamento del controstampo.
Per realizzare quest’ultimo si possono utilizzare diverse tipologie di materiali, ma sperimentalmente ho verificato che il migliore è il silicone per impronta (Flexitime EasyPutty), che si stacca facilmente dal gesso una volta catalizzato, è flessibile e permette leggeri sottosquadri, separa bene la resina ed è riutilizzabile !
Aspettate quindi che il controstampo che avete colato o plasmato sul modello sia indurito, e separatelo di nuovo dal vostro lavoro. Assicuratevi che il lavoro fatto fino ad adesso sia riuscito bene ed eliminate la plastilina dal positivo (e se presente in tracce, anche dal negativo).
Arriva adesso il momento più delicato, la realizzazione della protesi vera e propria per stampaggio.
Vista la natura delle sostante utilizzate, vi consiglio di lavorare in un posto ben areato e utilizzando i guanti di lattice.
Liquido e polvere (ho usato DuraLay di un colore medio chiaro) vanno amalgamati nelle quantità idonee (circa 1:1) e successivamente versati nello stampo, chiuso immediatamente con il positivo creato precedentemente posizionandolo col la chiave. Ovviamente uno stampo morbido renderà molto più agevole la fase di rimozione.
Dopo un tempo variabile tra mezz’ora e 2 ore a seconda della resina utilizzata sarà possibile rimuovere la corona per tagliarla, rimuovere le piccole imperfezioni, lucidarla, e finalmente colorarla.
In alcune delle immagini allegate vedete come abbia lasciato un’ampia zona di copertura sulla gengiva. Questo non è sempre necessario, anzi, spesso le protesi più realistiche coprono solo i denti. Un sapiente uso del colore ed un paio di mani di trasparente lucido daranno finalmente vita al vostro sospirato lavoro.
Calco in gesso |
Modello in plastilina |
Controstampo in silicone |
Protesi stampata |
Protesi rifinita |
Protesi colorata |
Cornina da diavolo in lattice
by Stefano on Feb.22, 2010, under Effetti Speciali
Oggi vorrei mostrarvi come realizzare con semplicità un paio di piccole corna da diavolo in lattice liquido prevulcanizzato.
Occorrente:
- Plastilina da modellazione (io uso il Pongo, più economico e facilmente reperibile)
- Gesso in polvere (se non vogliamo fare un lavoro particolarmente preciso e ricco di dettagli anche il gesso che si trova da chi vende articoli per edilizia potrà andare bene)
- Grasso di vaselina (disponibile dal ferramenta)
- Lattice liquido prevulcanizzato (anche in questo caso io ho scelto materiale economico disponibile in un negozio di belle arti)
- Un contenitore che possa ospitare il nostro modello dalle dimensioni di poco superiori (realizzabile in caroncino o più semplicemente tagliando una bottiglietta di plastica)
Una volta stabilite ad occhio le dimensioni del nostro modello (un corno in questo caso) iniziamo la fase di modellazione con il Pongo, appoggiati su una base piana isolata dal tavolo di lavoro con un foglio di carta, cercando di dare una forma arrotondata e concava alla base.
Ottenuta la forma desiderata, e aggiunto qualche piccolo dettaglio per aumentarne il realismo (ad esempio striature verticali sulla parte di osso del corno o una semplice bucciatura sulla parte in pelle) occorre posizionare il modello in un apposito contenitore (che può essere una piccola scatola di cartoncino realizzata su misura o, come nel mio caso, il fondo di una bottiglietta di plastica), alto almeno qualche centimentro in più del modello, e distribuire sulla superficie in maniera delicata (meglio se con un pennello) il grasso di vaselina che funzionerà da distaccante.
Fatto ciò si può fare il gesso e riempire il suddetto contenitore, fino a ricoprire completamente il nostro modello (che, ovviamente dovrà rimanere scoperto alla base (la faccia che tocca il fondo della scatola o della bottiglia) e non avere sottosquadri, per permetterene una rapida ed efficace rimozione.
Una volta ottenuto lo stampo (il negativo) sara sufficiente:
- applicare un leggero strato di grasso di vaselina
- stratificare 3/4 livelli di lattice liquido prevulcanizzato, tamponato con borotalco di volta in volta, quando asciutto
per ottenere infinite repliche del nostro modello.
Per ottenere un buon risultato consiglio di versare piccole quantità alla volta di lattice nello stampo, stampo che dovrà essere fatto ruotare affinchè il lattice liquido aderisca bene ai suoi bordi. Per velocizzare il tempo di asciugatura può esere utile avere a disposizione un asciugacapelli, da utilizzare a basse velocità e a una distanza di almeno 10/15 centimentri dallo stampo.
Il bordo esterno rappresenta la parte più delicata del lavoro: più sarà sottile più ‘invisibile’ risulterà l’applicazione della protesi. Per ottenere ciò in genere è sufficiente ridurre ad uno lo strato di lattice della parte più esterna, rimanendo più interni con gli strati successivi.
Trucchi e maschere per Carnevale
by Stefano on Feb.12, 2010, under Eventi
E’ ormai arrivato il carnevale e non abbiamo ancora pensato a che maschera indossare per una bella serata con gli amici in discoteca ? O più semplicemente.. dopo anni di seria negazione abbiamo deciso di tornare bambini e far festa per una sera con il viso dipinto ? Perchè allora non provare a tirare fuori in nostro lato artistico e realizzare un facepainting per una serata in cui nessuno è chi sembra…
Realizzare un facepaint è una cosa alla portata di chiunque abbia un po’ di pazienza, il materiale e un’oretta di tempo da dedicarmi.
Il materiale:
- una matita da trucco bianca
- una matita da trucco nera
- colori per il viso a base acqua che potrete trovare nei negozi che vendono articoli per il carnevale o nei supermercati
- una spugnetta triangolare di lattice, che a volte viene anche fornita con i colori.
- accessori vari per arrichire il trucco che avrete scelto, come ciglia finte, glitter e parrucche colorate.
Dopo aver pulito il viso, meglio se con uno struccante, possiamo iniziare a riprodurre con la matita bianca il disegno che abbiamo scelto. La matita bianca sarà più semplice da cancellare di quella nera e non sporcherà in caso di correzioni.
Se avete poca manualità o volete più semplicemente fare prima, potete stampare e ritagliare uno dei disegni che trovate qui sotto, e riprodurlo seguendo i bordi.
Non è tanto necessario che il disegno occupi tutto il viso, quanto invece che mantenga le proporzioni.
Una volta che siamo contenti di quanto abbiamo fatto, utilizzando la matita nera, con un tratto fermo e deciso, ricopiamo i contorni e il disegno base della maschera.
Successivamente, inumidendo la spugnetta e passandola prima sulle cialde del colore, poi all’interno dei tratti segnati con la matita, andiamo a colorare a fantasia il nostro disegno.
Fatto tutto ? Tigrotti e gattine.. siamo pronti per uscire !
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I Colori
by Stefano on Feb.09, 2010, under Body Painting
La domanda che più spesso mi viene fatta da chi osserva (a volte anche un po’ ingenuamente) mentre realizzo un bodypaint è ‘Che colori sono?’ – ‘Ma poi con l’acqua vengono via ?’
Dopo aver rassicurato pubblico e modella, magari con un pizzico di ironia ( ‘Certo, con un po’ di acetone viene via tutto’) spesso la cosa si chuide lì, con un pò di dispiacere da parte di chi guarda nel sapere che solo un po’ di acqua e sapone possono vanificare in pochi minuti tutto il lavoro di una nostra giornata.
Ma noi ci siamo mai chiesti cosa effettivamente ci si dentro nei colori che usiamo, e se sia possibile riprodurlo ? In effetti i costi dei colori in continuo aumento (le cialdine di aquacolor da 4mg in colori tradizionali, le ho trovate ieri da un rivenditore autorizzato a 5,50 Euro l’una!) sta spingendo sempre più persone a percorrere la strada della sperimentazione.
Nel bene e nel male.
Se da una parte utilizzando coloranti alimentari (che sono oltretutto i più facili da reperire – non starete certo pensando di colorare la pelle usando prodotti acrilici, vero ?!) c’è la relativa sicurezza di evitare reazioni allergiche e tossicità sulla pelle (secondo la logica del ‘se lo possiamo mangiare, di sicuro ce lo possiamo anche spalmare addosso’) occorre comunque prestare particolare attenzione che il prodotto in questione sia anche di facile rimozione, e non lasci indesiderate macchie sulla pelle.
Volendo andare un po’ più in profondità nella cosa, e analizzare esattamente il contenuto di un colore per bodypaint, ecco qui la lista degli ingredienti (in ordine di utilizzo):
- Acqua distillata (nel caso ovviamente sia su base liquida e non in cialda)
- Cetearyl Alcohol – Alcol Cetilstearilico (emolliente / emulsionante / stabilizzante emulsioni / opacizzante / viscosizzante)
- Sodium Laureth Sulfate – noto anche come SLS (schiumogeno)
- Octyldodecanol – Octildodecanolo (emolliente e solvente)
- Cetyl Alcohol – Alcol Cetilico (emolliente / emulsionante / opacizzante / viscosizzante)
- Stearic Acid – Acido Stearico (emulsione / stabilizzante emulsioni)
- Propylene Glycol – Glicole Propilenico (umettante/solvente)
- Triethanolamina – Trietanolamina (equilibrante pH)
- Glycerin – Glicerolo (denaturante / umettante / solvente)
- Sodium Laury Sulfate
- Lenath-40
- Sodium Borate – Borace (agente tampone)
- Dimethicone – (antischiuma / emolliente)
- Sodium Chloride – Cloruro di Sodio (viscosizzante)
- Talc – Talco (assorbente)
- Methylparaben – Metilparaben (conservante)
- Parfum – Profumo
e, a seconda del colore uno o più dei seguenti coloranti:
- Titanium Dioxide – Diossido di Titanio (bianco) Cl 77891
- Iron Oxides and Mica- Ossidi di metallo e mica Cl77491 Cl77499
- yellow5 Cl19140:1
- Ultramarines Cl7707
- Ferric Farrocyanide Cl77510
- Red7 Cl 15850
- Red38 Cl12085
- Yellow 6 Cl15985:1
- Red40 Cl16035
- Pigment Yellow 1 Cl11680
- Barium Sulfate Cl77120
Nonostante non siano tutti componenti di facile reperibilità, sono alquanto diffusi, soprattutto nei saponi liquidi e negli shampoo.
Effetto Oro – VinItaly 2009
by Stefano on Apr.07, 2009, under Body Painting, Eventi
Obiettivo? Stupire!
Stanca di queste voci di crisi, l’Italia -quest’anno a maggior ragione- ha deciso di puntare sui prodotti che hanno dato grande prestigio al marchio ‘made in Italy’ in tutto il mondo, e tra questi il vino risulta sicuramente uno dei più conclamati vincitori.
Così, in occasione del VinItaly 2009, (Verona 2-6 Aprile) mi sono prestato a colorare 4 modelle d’oro per la presentazione di una bottiglia di vino decisamente da fuoriclasse. Dopo aver valutato diverse proposte grafiche, si è deciso di puntare su un look sobrio ed elegante, che rispecchiasse il design del prodotto.
E così è stato: ad una bottiglia unica nel genere, realizzata con sezione quadrata e venduta con collana d’oro e pietre preziose al collo, sono state affiancate quattro splendide ragazze vestite di un colore d’oro lucido e scintillante (prodotto per l’occasione) che ha esaltato la loro già naturale bellezza, ponendole, dentro e fuori lo stand, sempre al centro dell’attenzione, anche dei più distratti visitatori.