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Effetti speciali per la realizzazione di maschera da Visitor
by Stefano on Nov.20, 2013, under Effetti Speciali, Eventi
Cosa sarebbe successo al mondo se durante il periodo evolutivo i rettili avessero avuto la meglio sui mammiferi ? Il pianeta sarebbe probabilmente popolato da una razza ominide più simile alla lucertola che alla scimmia.. E’ quello che vuole farci credere la serie V-Visitors, in cui una razza aliena si presenta a noi terrestri con sembianze umane e promesse di pace.
Così però come il presentarsi in modo amichevole nasconde doppi fini (il desiderio di mangiarci!) anche l’aspetto degli alieni è mutevole: una maschera nasconde in realtà quelle che sono le loro vere sembianze..
V-Visitors è stata un serie cult, che ha incantato, impressionato e spaventato migliaia di telespettatori, fin dal suo arrivo in tv su Italia 1, nel 1984.
Ho voluto provare a ripresentare il look realizzato quasi trent’anni fa dai truccatori della serie, con le stesse tecnologie disponibili a quei tempi (gesso per gli stampi, lattice per le maschere).
Ecco quanto ne è uscito!
La realizzazione del makeup:
Ho cominciato prendendo l’impronta del viso di Giulia (la mia modella) utilizzando acqua ed alginato.
Qui sotto la potete vedere paziente e per niente infastidita mentre aspetta il suo destino 😀
Ho riempito l’impronta con gesso rapido, che mi è servito per sviluppare il primo positivo del suo viso.
Ho riutilizzato successivamente la sua impronta per creare la finta maschera da umana, che una volta strappata, rivelasse l’aspetto extraterrestre.
Sul positivo in gesso ho modellato, avvalendomi sono di plastilina, la enorme maschera da Visitors, basandomi sulle immagini trovate in rete.
Tale modello è poi stato ricoperto con del gesso dentistico, per poter prendere una buona impronta anche della texture a squame.
La maschera da Visitors è poi stata realizzata in lattice liquido prevulcanizzato, per stratificazione, irrobustendola nei punti opportuni, perchè una volta applicata mantenesse la forma.
Il processo di applicazione è stato piuttosto semplice: una volta incollata la maschera da aliena al viso di Giulia, e rifiniti i bordi, ho applicato il colore, verde e oro, per ricordare le squame dei rettili.
Il tutto è stato rifinito con una cipria lucida per dare brillantezza e vita al Visitor.
Intorno ho applicato la maschera umana, opportunamente tagliata, per dare l’idea che fosse stata strappata via dal viso.
In questo caso il tutto è stato fissato con mollette ai capelli di Giulia, precedentemente raccolti, e coperto con una parrucca con frontalino in tulle (attacco cinema).
Makeup di fantasia sensuale e felino
by Stefano on Nov.27, 2012, under Body Painting, Effetti Speciali, Eventi, Make Up
Da sempre amante del fascino mistico esercitato dalla donna felina, mi sono liberamente ispirato ad un lavoro di makeup ed effetti speciali visto all’IMATS 2009 e prodotto da Nelly Recchia, per la realizzazione di questa chimera, che ha concorso nel costest istuito dall’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna.
La caratteristica più evidente del trucco sono queste enormi orecchie in stile felino, che conferiscono aggressività e allo stesso tempo sensualità al viso di Silvia, costruendo con il resto del viso un triangolo quasi perfetto.
Per la loro realizzazione mi sono appoggiato alla testa del mio fedele manichino vintage annni ’70 che spesso uso per le prove di body-painting.
Essendo un progetto non commissionato e senza sponsor, non ho potuto utilizzare materiali ‘pregiati’ e mi sono dovuto accontentare di ciò che già avevo in casa. Per prima cosa ho quindi isolato la testa con un sottile film di plastica per alimenti, tirato per togliere ogni pieghetta e fissato con lo scotch di carta, in modo da farlo stare il più solidale possibile con la testa. Una volta stabilite forme e volumi con una veloce sagoma di carta, utilissima anche per creare le simmetrie con l’altro lato, ho iniziato la fase si modellazione con il pongo.
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Vista la particolare forma dell’orecchio totalmente asimmetrica e la presenza di diversi sottosquadri, ho valutato che l’unico modo a mia disposizione per ottenere tale oggetto, fosse quello di realizzare uno stampo in tre pezzi e con duplice chiave (in alto nella foto uno dei due stampi ottenuti con positivo in silicone annesso).
Nonostante non sia nuovo a questo dipo di lavorazioni, vi garantisco che l’apertura del primo stampo sia stata emozionante quanto l’apertura dei regali di Natale che mi facevano i nonni quando ero bambino.
Il silicone al platino infatti che ho utilizzato (davvero non economico, ma era uno dei pochi materiali che avevo a disposizione in buona quantità) è una sostanza molto sensibile, la cui corretta catalizzazione può essere inibita da molti elementi. Stampo in gesso, cera di carnauba e grasso di vaselina invece hanno funzionato alla perfezione.
Con in mano tutti i pezzi, la realizzazione del lavoro non è stata particolarmente difficile, ma ha richiesto una buona dose di pazienza sia da parte mia che da parte della modella.
Ho iniziato infatti applicando una calotta (bald cap) in Glatzan sfumata con l’acetone, che mi è servita anche per nascondere orecchie e sopracciglia.
Ho successivamente incollato le orecchie da gatta con il pros-aide alla calotta, orecchie che avevo volutamente lasciato piuttosto grezze nella parte inferiore e trattato con borotalco per favorire l’aggrappaggio della colla.
Ma anche nello strato successivo dato uniformemente su calotta e orecchie, dopo aver sigillato le piccole imperfezioni con il bondo (pros-aide + Aerosil), ho notato un’ottima adesione su tutta la superfice.
Il pros-aide asciugato con il phon e successivamente incipriato ha fornito un’ottima base di appoggio per i colori a base grassa (supracolor) usati per il fondo.
In circa tre ore, spronato anche dalla Silvia (la mia modella, a cui devo un ringraziamento speciale e parte del merito per la buona riuscita del progetto), ho completato il lavoro, ultimando il lavoro con stencils e aerografo per la realizzazione della traccia maculata e delle sopracciglia.