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Tag: effetti speciali in lattice

Come realizzare un naso finto in lattice ad uso teatrale

by on Ott.12, 2011, under Effetti Speciali, Eventi

Ecco le istruzioni illustrate passo passo su come ho realizzato i nasi per alcuni personaggi del palio di Pomarance.

Trattandosi di uno spettacolo teatrale il cui trucco non richiedeva la verosimilianza del trucco cinematografico,  ed essendo il naso una parte del viso poco flessibile e deformabile, ho pensato non fosse necessario ricorrere alla schiuma di lattice per realizzare questo tipo di protesi, ma che potesse funzionare bene anche il lattice liquido prevulcanizzato.

Il primo passo nella realizzazione della protesi quindi è stato lo studio del disegno (tutto lo spettacolo nasce e si sviluppa intorno ad un fumetto) e la creazione del modello.

naso in gesso e modello di naso in pongo calco di naso in gesso e modello di naso in pongo

Pur avendo a disposizione il positivo di un naso (il mio! 🙂 ) in gesso su cui lavorare, e che ho usato come riferimento per le dimensioni, per praticità ho realizzato il tutto su una tavola in PVC (il mio tagliere da cucina).

Terminata la fase di modellazione della plastilina (qui ho usato del comunissimo Pongo)  e ricreato una sottile bucciatura per simulare l’effetto della pelle, ho utilizzato  il ritaglio della base di una bottiglia per circondare il modello e creare un contenimento per la colata, poichè si adattava benissimo nelle dimensioni, e successivamente ho versato il gesso per ottenerne l’impronta.

In questa fase è importante fare in modo che le piccole bolle d’aria inevitabilmente presenti nella miscela acqua/gesso escano,  evitando così che creino imperfezioni allo stampo.  Per fare ciò, dopo aver versato completamente il gesso nello stampo,  è sufficiente battere energicamente sulla base a cui è appoggiato il modello, creando così vibrazioni.

naso in gesso e modello di naso in pongo calco di naso in gesso e modello di naso in pongo

Ottenuto lo stampo e rimosso il modello in pongo, che dovrebbe lasciare l’impronta ‘pulita’, si può procedere al primo stampaggio.

Per fare ciò occorre versare un quantitativo minimo di lattice liquido al’interno dello stampo, e muovere successivamente lo stesso per fare in modo che il lattice vada a coprire solo le superfici interessate, evitando che sbordi dallo stampo o che si depositi sul fondo.

Lo stampo va lasciato asciugare all’aria aperta (volendo si può velocizzare il processso con un asciugacapelli) e al termine tutta la parte in lattice esposta va incipriata con cipria neutra o boro-talco. Questo eviterà che il lattice si incolli su se stesso durante la fase di estrazione.
Generalmente uno strato solo di lattice risulta molto sottile e non è sufficiente a fare in modo che la protesi realizzata abbia la consistenza richiesta, per renderla più rigida si possono creare altri livelli successivi al primo, lasciando però margini successivi ‘a scalare’ della distanza di 1/2 millimetri dal bordo precedentemente creato, per fare in modo che i bordi, rimanendo più sottili, risultimo invisibili una volta incollati.

stampo in gesso contenente lattice liquido stampo in gesso con lattice in attesa di asciugatura

Una volta raggiunta lo spessore desiderato, ricordandosi di incipriare per bene il tutto, si può procedere, sollevando un angolo del lattice e infilandoci sotto un pennellino carico di borotalco, a staccare il naso dallo stampo.
La cosa va fatta stando bene attenti che l’oggeto realizzato non si ripieghi su se stesso, incollandosi in modo irrimediabile.
Qui sotto i nasi come si presentavano separati dal gesso, pronti per essere applicati e colorati.

naso in lattice estratto dallo stampo naso in lattice estratto dallo stampo
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