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Make up anni ’50
by Stefano on Mag.03, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Gli anni ’50 rapresentano in quasi tutto il mondo, e negli Stati Uniti in particolare, un periodo di floridità economica: il boom della ripresa dopo la seconda guerra mondiale pervade tutti i settori. Nella musica si affermano nuovi ritmi, nasce il Rock’n’Roll che non risulta essere solo un fenomeno musicale, ma anche di costume: migliaia di teen ager imitano nel look e negli atteggiamenti le rockstar emergenti. La televisione vede l’avvento del colore (USA, 1954) che porterà all’adeguamento anche delle riprese in ambito cinematografico, creando una definitiva frattura con il bianco e nero del passato.
Il make up vede succedersi vari stili ed interpretazioni, nasce lo stile pin-up che rimane in voga fino ai giorni nostri, ma anche il trucco delicato alla Doris Day che si contrappone a quello più sensuale e languido di Jayne Mansfield o Marilyn Monroe. Proprio quest’ultima attrice è quella che da sempre popola l’immaginario collettivo, nel suo stile affascinante e sensuale, come icona classica di questi anni e, per questo motivo, viene scelta come esempio di trucco per ricreare il look degli anni ’50.
(Jayne Mansfield) | (Marilyn Monroe) |
Il trucco c’è.. e si vede! E’ proprio con l’inizio degli anni 50 infatti che il trucco inizia a trasformarsi da strumento correttivo ad accessorio di fascino. La donna è sensuale, ammaliatrice, seducente, e quante più armi ha per esercitare il proprio fascino, quante più ne usa.
La televisione a colori, ormai a portata di molti, contribuisce a rendere l’immagine più viva, diffonde quasi istantaneamente nuove mode e nuovi look tra gli spettatori, in cui le tonalità del trucco si spostano naturalmente verso i rossi caldi delle labbra e i rosa intensi delle guance.
Le ciglia finte, le parrucche e i toupet sono nuovi strumenti di seduzione a disposizione di tutte le donne, soprattutto negli USA se ne vede un uso crescente a partire proprio da questo periodo.
(Trucco anni’50) | (Make up anni ’50) |
La realizzazione del make up anni’50
Come sempre, la base viene realizzata con fondi a base grassa a lunga tenuta, tipici del trucco fotografico e cinematografico. Utilizzo un colore rosato della stessa gradazione della pelle, ma scelgo un colore di un paio di toni più chiaro per la zona del contorno occhi e per parte centrale del viso, realizzando così subito highlight e correzioni (chiaroscuri). Inciprio e idrato e inizio a stendere i colori.
Disegno le sopracciglia pelo per pelo, cercando di dare una forma che valorizzi gli occhi, e nello stesso tempo ricordi il disegno dell’ala di gabbiano, tipico proprio degli anni ’50. Questo disegno è caratterizzato da uno spessore iniziale piuttosto elevato, che va ad assottigliarsi in maniera quasi uniforme fino alla fine della sopracciglia. Il tratto è lineare ascendente fino al punto di massima altezza, in cui fa un angolo decisamente percettibile, e lineare discendente fino alla coda dell’occhio.
Marco quindi con l’eyeliner nero un disegno ‘a pagoda’ sul rimo palpebrale, il disegno parte sottile e raggiunge il massimo spessore a circa 1/3 interno per poi proseguire e allungarsi sottile qualche millimetro oltre la coda dell’occhio.
Il chiaroscuro sugli occhi è molto importante: la piega palpebrale è marcata con un colore scuro, sfumato mentre un colore molto chiaro alza ulteriormente il punto di massima altezza delle sopracciglia.
Disegno infine le labbra carnose e rotonde, di un bel colore rosso intenso. Un neo disegnato con la matita nera tra naso e guacia è il tocco finale per questo look.
Caratteristiche del trucco:
Base: | Chiara e rosata, highlights importanti intorno agli occhi e al centro del viso. |
Sopracciglia: | Ad ‘ala di gabbiano’,con un bell’angolo nel punto di massima altezza. |
Ciglia: | Ciglia finte a go-go, ben incurvate e folte nell’angolo esterno dell’occhio |
Occhi: | Chiaroscuri ben marcati per dare profondità. Eyeliner ‘a pagoda’ ben marcato. |
Labbra: | Disegno preciso, che ne valorizzi la forma (arrotondata ) e il volume, di un bel colore rosso vivo. |
Acconciatura: | Capelli di biondo platinato |
Acconciature caratteristiche:
Biondo platinato in stile Marilyn. | A qualcuno piace caldo(1959) |
Castano o scuro o nero con frangia in stile Bettie Page |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Marilyn Monroe | Fermata d’autobus (Bus Stop), 1956 |
Simone Signoret | I diabolici (Les diaboliques), 1955 |
Doris Day | Attenti alle vedove (It Happened to Jane),1959 |
Trucco Sposa: il make up
by Stefano on Feb.20, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Per la realizzazione della base, seguo le regole canoniche del trucco cinematografico: contouring (ombreggiature) e highlight (punti luce) ad hoc per un make up che c’è ma non si vede, che valorizzi al massimo il viso della sposa nascondendo, se presenti, le imperfezioni.
Il successivo fissaggio del trucco con una cipria trasparente è di fontamentale importanza nel trucco sposa: non solo infatti opacizza la pelle conferendole un aspetto liscio ed estremamente levigato (effetto matte) ma permette alla base di durare tutta la giornata, mantenendo il trucco pressochè inalterato nonostante sudorazione, contatti e sfregamenti (bacio agli invitati dopo la cerimonia del matrimonio), e possibili lacrime.
Solo a questo punto si può scegliere (lo avremo già fatto precedentemente nelle prove di trucco) se deliziarsi dell’armonia di colori offerti dal trucco sposa classico o lanciarsi in un make up più incisivo.
Questo tipo di scelta è dettato da diversi fattori, in primis ovviamente il gusto della cliente, a cui seguono tonalita della carnagione, capelli e occhi, prendendo in considerazioni anche fattori meno banali quali colore e tipologia dell’abito e l’acconciatura, nonchè l’orario della cerimonia.
(Anna trucco sposa, studio) | (Anna trucco sposa bionda) | (Anna trucco sposa, esterni) |
Se infatti è vero che l’armonia del colore risiede nel giusto bilanciamento delle tonalità calde e di quelle fredde, occorre tener presente che lo stesso trucco realizzato per una sposa in abito color crema risulterà molto meno evidente su un abito bianco, così come il makeup per una cerimonia che si terrà nella mattinata andrà interpretato più leggero rispetto ad un trucco sposa per una cerimonia pomeridiana.
In questa giornata in cui la sposa sarà protagonista sia dal vivo che in foto, ogni particolare è importante, occorre quindi non trascurare alcun dettaglio, a partire dalle sopracciglia. Un riempimento leggero con una matita di qualche tonalità piu chiara (a meno che i capelli non siano nero corvino) aiuterà molto ad incorniciare lo sguardo, così come la definizione del rimo palpebrale renderà lo sguardo più pieno e definito.
Mascara water proof e rossetto a lunga durata completeranno il make up.
Make up anni ’30
by Stefano on Feb.14, 2012, under Beauty, Eventi, Make Up
Nonostante il decennio 1930-1939 inizi devastato dal crollo della borsa di Wall Street (Ottobre 1929) e della Grande Depressione, vede la donna protagonista di notevoli eventi, quali la premiazione di Jane Addams con il primo Nobel ad una donna per la pace, la prima traversata in solitudine dell’Oceano Atlantico da parte di Amelia Earhart, la prima partecipazione al Governo Americano di una presenza femminile (Frances Perkins); mentre il cinema vede nascere le prime grandi protagoniste femminili del cinema parlato, femme fatale ‘irraggiungibili’ la cui memoria è giunta fino ai giorni nostri (si pensi a Greta Garbo, Jean Harlow, Marlene Dietrich)
(Greta Garbo, 1932) | (Jean Harlow, 1934) |
Il make-up è in parte ereditato dai precedenti anni ’20, in parte rielaborato. Le pellicole che si utilizzano diventano più sensibili e riescono a leggere bene i chiaroscuri, che a loro voltano diventano importanti e studiati ad hoc sui visi delle attrici: terra e fard non vengono più applicati in modo casuale sulle guance, ma trovano la loro funzione tecnica. In questi anni infatti, a differenza del decennio precedente, si intuisce l’utilità del chiaroscuro nella realizzazione del trucco correttivo; e nel contempo inizia a diffondersi anche la vendita del pan-cake al pubblico (Max Factor, 1930) per diventare così un cosmetico di utilizzo comune.
Gli occhi, importantissimi, vengono incorniciati da sopracciglia sottili ed altissime, in cui la palpebra, a volte leggermente sfumata, ma sempre chiarissima, assume massimo dominio.
Il disegno delle labbra mantiene la forma tondeggiante sul labbro superiore ma il disegno si allunga, coprendo da un lato all’altro tutta la bocca.
(Trucco anni’30) | (Trucco anni ’30) |
La realizzazione del make up anni’30
Partendo dalla base, ho steso un fondo grasso di tonalità avorio e leggermente rosato su tutto il viso, su cui ho realizzato i chiaroscuri, leggeri sul naso, un po’ più marcati per la definizione del contorno viso e della palpebra mobile.
Nel trucco occhi ho utilizzato un colore chiaro sotto tutto l’arco sopraccigliare, per farlo sembrare più alto e rotondo, e ho definito la linea in prossimità delle ciglia con una linea sfumata di eyeliner.
Anche gli zigomi sono stati scavati dai chiaroscuri, e le guance tinte in una sfumatura rosata.
La bocca è stata disegnata sottile, con un disegno arrotondato sul labbro superiore, di un colore rosso scuro.
Caratteristiche del trucco:
Base: | Di colore chiaro e rosato, contouring e highligh realizzati a regola d’arte. |
Sopracciglia: | Sottili ed alte sulla fronte, che lascino molto spazio alla palpebra superiore su cui si può giocare con leggeri chiaroscuri tra palpebra fissa e mobile. |
Ciglia: | Incurvare il tratto più esterno verso l’alto con il mascara, senza appesantirle. |
Occhi: | Sfumati con moderazione sia sulla palpebra superiore (molto alta) che su quella inferiore, per conferire profondità allo sguardo. |
Labbra: | Rimane il profilo rotondo delle labbra tipico degli anni ’20, ma il disegno è allungato fino all’angolo della bocca. Il colore rimane rosso scuro. |
Acconciatura: | Capelli alle spalle, biondo platino, arricciati con il ferro (stile Jean Harlow) |
Acconciature caratteristiche:
Biondo platinato e ondulato | Jean Harlow (Platinum Blonde, 1931) |
Marlene Dietrich (Der Blaue Engel, 1930) |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Jean Harlow | Pranzo alle otto (Diner at eight), 1933 |
Marlene Dietrich | L’Angelo Azzurro (Der Blaue Engel), 1930 |
Carole Lombard | The Gay Bride, 1934 |
Carole Lombard | L’impareggiabile Godfrey (My man Godfrey), 1936 |
Claudette Colbert | La signora di mezzanotte (Midnight), 1939 |
Make up anni ’20
by Stefano on Dic.28, 2011, under Beauty, Eventi, Make Up
Gli anni ’20 (1920-1929) sono noti anche come ‘Gli anni ruggenti’ (Roaring Twenties) o ‘Jazz Age’,e sono testimoni, nell’Europa del primo dopo guerra, della ripresa economica (da cui anche la denominazione di ‘Golden Twenties’) e altri importanti avvenimenti, tra cui la maggiore indipendenza della donna.
Il cinema dell’epoca, che attesta proprio in questo decennio la sua grande diffusione, è ancora muto, e la pellicola poco sensibile, pìù adatta a riportare bianchi e neri piuttosto che sfumature.
Il trucco nel cinema di questi anni, ancora di chiara impronta teatrale, trova applicazione sia sui personaggi femminili che su quelli maschili e non serve solo come abbellimento, ma anche a conferirne una chiara connotazione positiva o negativa, che ne aiuti la caratterizzazione e la dichiari allo spettatore.
(Gustav Fröhlich in ‘Metropolis’, 1927) | (banditi in ‘Il Monello’, 1921) |
Si tratta quindi di un trucco le cui dominanti sono colori molto chiari (la base) contrapposti a colori scuri (sopracciglia, occhi e bocca) e in cui ancora non si utilizzavano fard e chiaroscuri.
Un esempio di questo tipo di trucco lo si può ritrovare in Louise Brooks e Clara Bow, famose attrici americane del cinema muto, che hanno contribuito a divulgare con Olive Thomas il tema delle ‘flapper’, giovani ragazze disinibite che criticano le generazioni antecedenti fumando, ostentando la loro giovinezza, contrapponendosi alle generazioni passate portando capelli corti lisci o a boccoli, abiti corti (e a volte con frange svolazzanti, adatti a ballare il charleston) o che mostrassero le braccia e le gambe da ginocchio in giù, e facendo largo uso del make up in pubblico.
(Louise Brooks, 1928) | (Clara Bow, 1926) |
Questo look si diffonde velocemente tra le ragazze e nella moda, tanto da diventare un vero elemento caratterizzante dell’epoca.
È identificato da un taglio di capelli corto, lisci o ondulati con il ferro, una base di trucco molto chiara che tolga tutte le imperfezioni, sopracciglia abbastanza sottili ed arrotondate verso la coda dell’occhio, occhi bordati di nero sopra e sotto a conferirne espressività ed una bocca sottile, disegnata ‘a cuore’, con un doppio arco sul labbro superiore e un rosso piuttosto scuro.
Qui è come mi sono divertito a truccare Betty per darle il look caratteristico qui questi anni:
(Betty al naturale) | (Trucco anni ’20 -1) | (Trucco anni ’20 – 2) |
La realizzazione del make up anni’20
Dopo aver steso la base grassa del trucco di un colore piuttosto chiaro, sfumata sul collo per arrivare alla tonalità della pelle, ho realizzato i chiaroscuri sfumando un marrone scuro ai lati del naso, nel contorno del viso per ‘staccarlo’ dal collo e sulle ombre oblique sulle guance, sotto gli zigomi.
Il trucco sugli occhi, invece, ottenuto marcando la linea tra palpebra mobile e palpebra fissa, la linea sulla palpebra mobile sopra alle ciglia superiori e appena sotto le ciglia inferiori, è stato inizialmene definito con la matita nera, e successivamente sfumato a pennello. Questo tipo di trucco è molto simile allo ‘smokey eyes’ molto attuale in questo periodo, ma ha una forma più tondeggiante, che non va a definire la coda dell’occhio.
Ho quindi incipriato con una cipria trasparente e neutra tutto il viso, tirando bene il trucco nelle zone dove solitamente tende ad accumularsi (piega tra palpebra mobile e palpebra fissa, lati del naso in prossimità delle narici). La cipria è stata fissata vaporizzando acqua su tutto il viso e tamponata con un fazzoletto asciutto.
Terminata in questo modo la base, ho focalizzato l’attenzione sugli occhi, andando ad appesantire il disegno appena realizzato con un ombretto nero, marcato maggiormente su linea palpebrale superiore ed inferiore e piega palpebrale, sfumato mantenendo sull’occhio una forma molto tonda.
A seguire, ho dato un po’ più di forza alle sopracciglia (già piuttosto sottili) utilizzando una matita nera, allungate all’eccesso ai margini, per conferire alle code il disegno decisamente tondeggiante tipico di questi anni.
Sulle labbra, con una matita rosso scuro, ho realizzato il disegno ‘a cuore’, caratterizzato da labbro superiore stretto e carnoso, definito in due semicurve nella parte superiore ed una semicurva a chiudere in quella inferiore.
Infine, per dare un po’ di vita a questo viso così ricco di contrasti chiaro-scuri ho applicato una pennellata impercettibile di fard sulle guance. I capelli, già precedentemente raccolti per effettuare il make-up, sono stati coperti da una parrucca nera, con un taglio tipico dell’epoca.
Giorgia, trucco anni’20 | Giorgia, trucco anni’20 | Giorgia, make up anni’20 |
(Make Up realizzato in collaborazione con i sig.ri Manlio Rocchetti e Mario Michisanti)
Caratteristiche del trucco:
Base: | di colore chiaro, senza chiaroscuri o fard |
Sopracciglia: | piuttosto sottili, ben marcate, con la coda arrotondata verso il basso |
Ciglia: | incurvare il tratto più esterno verso l’alto con il mascara, senza appesantirle |
Occhi: | sfumati scuri sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore, per conferire profondità allo sguardo. Matita nera all’interno dell’occhio. |
Labbra: | sottili, ‘a cuore’: arrotondate in un doppio semicerchio sul labbro superiore, di colore rosso molto scuro |
Acconciatura: | capelli corti, lisci o arricciati in modo regolare con il ferro |
Acconciature caratteristiche:
Castle Bob: | divenuto poi il celebre ‘bob’, o ¾, deve la sua origine nel 1915 alla ballerina Irene Castle e diviene celebre interpretato da Clara Bow e Louise Brooks, agli inizi del 1920 |
Finger wave: | acconciatura realizzata ondulando i capelli con un ferro caldo a curve contrapposte, in modo che ottenesse il tipico aspetto a ‘S’, e appiattito alla nuca successivamente con l’utilizzo di un olio |
Attrici/attori di riferimento: |
Titolo del film: |
Louise Brooks | Il vaso di Pandora (Die Büchse der Pandora), 1929 |
Clara Bow | Dancing Mothers, 1926 |
Norma Shearer | L’uomo che prende gli schiaffi (He Who Gets Slapped), 1924 |
Edna Purviance, Charlie Chaplin | Il monello (The Kid), 1921 |
Greta Garbo | The Saga Of Gosta Berling, 1924 |
Marion Mack, Buster Keaton | Come vinsi la guerra (The General), 1926 |
Gertrude Astor, Harry Langdon | La grande sparata (The Strong Man), 1926 |
Brigitte Helm | Metropolis, 1927 |
Gloria Swanson | Viale del tramonto (Sunset Boulevard), 1950 |
Make up per video produzione spot Mutti
by Stefano on Lug.28, 2011, under Beauty, Eventi, Make Up
Contattato dall’agenzia che si è occupata della regia e della realizzazione del filmato, ho trasformato la bianchissima carnagione dell’attore, in quella abbronzata di un contadino che trascorre la sua vita in campagna.
Il trucco è stato realizzato con una base crema leggermente aranciata, stesa a spugnetta sul viso e sulle braccia, tamponata con una cipria scura e successivamente sfumata ad aerografo nelle parti più scure (dorsi delle braccia, fronte, punta del naso e zigomi) con un colore marrone cioccolato, per conferire il giusto effetto di una pelle imbrunita e bruciata dal sole.
Il tutto si è svolto in location nelle tenute Mutti, ai piedi del castello di Torrechiara (Parma).
Protetto: Sharon: book fotografico e body painting
by Stefano on Lug.08, 2011, under Beauty, Body Painting, Eventi, Make Up
Body painting in discoteca all’Art Club di Madame Sisi
by Stefano on Giu.28, 2011, under Body Painting, Eventi
Fuori dagli schemi anche quest’anno il compleanno della famosissima ‘Lola Fox’, Drag Queen che ormai da anni anima la vita notturna della discoteca Art Club di Desenzano.
Così, per non essere da meno, con la simpaticissima Izzi ci siamo lanciati nella realizzazione di un body painting sfruttabile durante la serata.
Con accesso esclusivo ai camerini ‘delle ragazze’ ci siamo impossessati di una postazione, e, aerografo e stencil alla mano, ci siamo messi all’opera. La serata si è alteranta tra look stravaganti e divertenti, mise impossibili e tante risate..
Auguri ancora Lola Fox !! 🙂
Regalo di addio al nubilato… body painting
by Stefano on Giu.21, 2011, under Beauty, Body Painting, Eventi
Cosa regalare ad un’amica per il proprio addio al nubilato ?
Già conoscevo Betty quando mi ha proposto la cosa, incuriosita dal body painting che dal vivo credo non avesse mai visto, e allo stesso tempo desiderosa di realizzare qualcosa di bello e originale per festeggiare con un po’ di anticipo un’amica in procinto di sposarsi. Così ci siamo trovati al ‘Dimmelo Tu’ qui in piazza Fontanesi, a Reggio E., e un po’ prima dell’orario dell’aperitivo ho iniziato a disegnare e colorare fiori su una spalla della futura sposa, che si è prestata davvero volentieri a questo gioco. Fiori che poi sono anche diventati gambi e arabeschi floreali, e una farfalla indecisa su quale di questi posarsi.
Così, tra le chiacchiere e le risate e il colore il pomeriggio è corso via veloce, il lavoro è stato completato e le ragazze sono ripartite con destinazione.. qualche localino sul Lago di Garda …